DIE DEUTSCHE BLOCKADE BRECHER
(I Violatori di blocco della Germania)
PARTE SECONDA
NAVI CHE FORZARONO IL BLOCCO QUALI NAVI DA RIFORNIMENTO
E NAVI DA PREDA CHE FORZARONO IL BLOCCO
Fra queste v'erano le motonavi : RHAKOTIS (6753 tsl del 1928 per conto Hapag),BOGOTA (1938 e di 1230 tsl),QUITO (1938 e 1230 tsl ) gemelle e di proprietà della NDL e HAVELLAND, con un'unico piroscafo,il MOSEL di 8428 tsl costruito nel 1927 che diverrà TAISUI MARU a fine 41 e salterà in aria su una mina nel 1945.
La Havelland,di 7106 tsl e costruita nel 1921 per conto Hapag, subì gravi avarie nel corso del viaggio e venne rimorchiata dalle piccole Bogotà (1230 tsl) e Quito di eguale stazza, per 1800 miglia fino a Yokohama dove fu possibile ripararla con pezzi di ricambio giunti dalla Germania.
A causa del rapido mutare della situazione politica, la Havelland rimase in Giappone effettuando viaggi fra le isole fino a quando non fu gravemente danneggiata da un sommergibile americano e riportata in cantiere dove i giapponesi la requisirono dopo la resa tedesca.
L'11 Maggio 1941 giunse a Bordeaux l'inglese SPEYBANK catturata dall'Atlantis e subito ribattezzata DOGGERBANK : per questa nave non vi furono problemi nel cammuffarsi essendo gemella di altre navi della Bank Line (Andrew Weir & Co.).
La Doggerbank salpò il 25 Agosto alla volta di Yokohama al comando del Capitano Schneidewind , con un carico speciale di mine per il quale l'equipaggio ebbe a superare se stesso per trovare adeguato stivaggio a bordo.
Il lungo viaggio sottopose la nave a terribili incontri con tempeste di inaudita violenza mettendone in pericolo la stabilità e la sicurezza a causa delle mine stivate.
Più volte intercettata da aerei , giunse finalmente in vista di Città del Capo e dalle 22.11 alle 03.20 semina i mortali ordigni senza essere avvistata e disturbata dal nemico : anche l'incontro con un incrociatore classe "Birmingham" viene superato con molta fortuna e quindi il Capitano decide di
tornare nottetempo davanti Capetown per completare la seconda passata di posa di mine , ugualmente tranquilla e senza intoppi .
La DOGGERBANK ex Speybank
E nella foto seguente come Speybank
Cammuffata da Levernbank abbandona la zona e la rotta Città del Capo - Durban , con i Marconisti in servizio a tempo pieno per captare qualsiasi messaggio che confermi che le mine disseminate abbiano compiuto il proprio dovere.Appena la costa scompare al di sotto dell'orizzonte, le vedette informano il Comandante che di poppa si intravede un albero con un filo di fumo : non passa molto tempo che la sagoma dell'inseguitore si palesi per un incrociatore ausiliario che Schneidewind non esita ad identificare per inglese .
Dunque la buona stella lo aveva abbandonato ? L'inseguitore, giunto a 5 miglia dalla Doggerbank , cominciò a segnalare a lampi di luce con pressanti richieste di identificazione. Mentre i suoi uomini si preparavano ad autoaffondare la nave , Schneidewind si inventò di tutto pur di prendere tempo . A tre ore dall'avvistamento , cioè intorno alle 12.15 , finalmente l'incrociatore ausiliario si convince che la nave inseguita è quella che dice di essere : "Auguri e Buon Viaggio " segnala infine ed inverte la sua rotta !!
La tensione accumulata finalmente può essere scaricata ed il generale sollievo è palpabile su ogni volto.
Prendere il largo alla massima velocità possibile è l'imperativo che regna in plancia sebbene le restanti 80 mine dovranno ben essere collocate in mare.
Il tempo si mise al brutto e segni di tempeste non troppo lontane dai Ruggenti 40 (Roaring Forties) giungevano fin sui ponti della Doggerbank.
Nonostante tutto, giunta a Cape Agulhas, la Doggerbank si libera delle ultime mine con sollievo di tutti .
Nei giorni seguenti giungeranno via radio i disperati messaggi lanciati dalle navi finite sulle mine ed affondate .
Era tempo di tornare in Atlantico Meridionale per incontrare la DRESDEN proveniente dal Giappone e ben carica di merci preziose.
Il 21 Giugno incontrò il corsaro Michel rifornendolo e altrettando fece con la Charlotte Schliemann (ex Sir Karl Knudsen )
I nuovi ordini ricevuti la destinavano a Giacarta e quindi in Giappone , dove affondò il 19 Agosto .
La Tannenfels ,della DSG HANSA , dopo essere riuscita a lasciare indenne Chisimaio , giunse in Francia : portati a termine alcuni lavori necessari ai motori ricevette il carico da consegnare ai Giapponesi previo felice forzamento del blocco navale alleato .
Fu un viaggio decisamente avventuroso oltre ad aver corso il grave rischio di affondare per un grave incendio scoppiato in una delle stive .
Il Capitano Haase , grande marinaio e uomo dalle enormi capacità professionali , riuscì a portare la nave fino a destinazione nonostante l'incontro
con tempeste di inaudita violenza.
Oltre la Tannenfels e la Doggerbank, erano partite dai porti francesi anche la Dresden di 5567 tsl ,la Germania di 9851 tsl e la Regensburg di cui s'è già parlato : la Germania fu costretta a rientrare in porto quand'era ancora nel mezzo del Golfo di Biscaglia . Su rotte opposte giunsero dal Giappone l’italiana Fusiyama , la Münsterland di 6408 tsl di proprietà della Hapag e la Portland .
Nel corso dell'estate del 42 , a causa delle brevi ore di oscurità notturna , i tedeschi sospesero le partenze dei forzatori di blocco cercando di escogitare alternative per disporre navi da rifornimento per i corsari ancora in mare.
Tentativi di far partire la UCKERMARK (ex Altmark ) e la ERMLAND ,ribattezzata Weserland per l'omonimia con una petroliera ,furono vanificati dagli aerei alleati onnipresenti sui cieli della Biscaglia.
Ulteriori tentativi furono reiterati all'inizio di Agosto con l'unico risultato che le navi,attaccate con determinazione dagli aerei , furono costrette al rientro con notevoli danni .
Soltanto all'inizio di Settembre,la UCKERMARK riuscì a perforare la cortina difensiva per giungere a fine Novembre a Yokohama , dove però venne distrutta da un'esplosione accidentale durante le operazioni di lavaggio delle cisterne, che coinvolse il vicino THOR , anch'esso affondato.Pag.13
Guglielmo Lepre (Etna)